Attualità"Hamas e Anp veri responsabili della tragedia palestinese". A denunciarlo è un ex ministro palestinese

di Alessandra Boga

E’ decisamente raro che un (ex) ministro palestinese, in particolare se della Striscia di Gaza, si lasci andare a critiche simili, critiche che non hanno spazio nemmeno sui media occidentali, i quali troppo spesso considerano Israele il solo e unico responsabile dell’infelice destino dei Palestinesi.

Ibrahim Abrash (foto a sinistra, mentre gli altri sono Abu Mazen e Ismail Hanieyh) ha invece scritto su AlWatanVoice.com un articolo controcorrente, che ha stupito gli stessi palestinesi, e rilanciato dal sito del Gatestone Institute International Policy Councilgrazie all coraggioso giornalista palestinese Khaled Abu Toameh. Innanzitutto l’ex ministro ha puntato il dito contro la diffusa corruzione nell’Autorità Palestinese in Cisgiordania (o West Bank) anche nelle istituzioni accademiche, incluse università e college, che sono diventate “progetti commerciali per garantire certificati che non hanno valore scientifico o di contenuto”, ha affermato. D’altra parte Hamas, che dovrebbe essere formata da duri e puri custodi dell’islam, non è meno corrotta.

Lo scontento per le istituzioni è in realtà diffuso tra i palestinesi. Nel corso degli ultimi anni un crescente numero di persone si sono rese conto che i loro leader hanno fallito ed ora sono consapevoli che sia Hamas che l’Anp stanno ostacolando gli sforzi per ricostruire migliaia di case nella Striscia di Gaza, distrutte o danneggiate dopo la guerra dello scorso anno. E di questo non ha certo colpa di Israele, anche se le istituzioni palestinesi hanno continuato o ad attribuire allo Stato ebraico o ad attribuirsi a vicenda la responsabilità di tutto ciò che avviene in quel piccolo pezzo di terra.

Abrash ha anche dichiarato che la lotta di potere in corso tra Hamas e l’Anp, che ha avuto il suo apice nel 2005 con la conquista violenta da parte di Hamas di tutta la Striscia –ma non era avvenuta “democraticamente” dopo regolari elezioni? –, è stata usata da entrambi per coprire la corruzione in settori di vitale importanza della società palestinese, corruzione che in questo modo è aumentata. Figure opportuniste ed ipocrite hanno potuto raggiungere posizioni politiche di rilievo, dove fanno ciò che vogliono impunemente.

Nessuno sa chi si occupa delle esigenze della popolazione nella Striscia di Gaza: o Hamas che governa di fatto, o l’Ap con il suo governo di consenso nazionale o l’UNRWA e i donatori esteri, o Israele come “Stato occupante”? Per esempio, per quanto riguarda ancora l’ambito accademico, nessuno sa se le università e i college nella Striscia siano sottoposte al ministero dell’Educazione locale o del West Bank.

Inoltre Abrash ha attaccato il ministero degli Affari civili dell’Ap per lo sfruttamento e l’estorsione di denaro ai palestinesi che cercano permessi di viaggio, specialmente quelli che vogliono lasciare la Striscia. Nondimeno egli ritiene Hamas responsabile di “molestie” nei confronti dei Palestinesi che vogliono andarvi via da quel luogo attraversando il confine per recarsi in Israele. L’ex ministro ha detto che alcuni palestinesi sono costretti a pagare tangenti ai funzionari pubblici e a subire rinvii per ottenere il permesso di viaggio, dopo che Israele ha allentato le restrizioni che per motivi di sicurezza aveva stabilito. Ma la gente ha paura di lamentarsi: teme che il permesso le venga negato, ha aggiunto Abrash.

“Ma quando la comunità internazionale e i media si sveglieranno e comprenderanno ciò che molti palestinesi arrivarono a capire anni fa, cioè che la vera tragedia del popolo palestinese è stata – e rimane – la sua cattiva e irresponsabile leadership?”, si chiede infine il giornalista Khaled Abu Toameh nel suo articolo. “Purtroppo, questo è improbabile finchè il mondo continua a vedere Israele come il nemico”, risponde.

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