AttualitàPrimo ministro e parlamento giordani solidarizzano con il terrorismo palestinese
di Alessandra Boga
Gravissimo “scivolone” della “moderata” Giordania, ufficialmente in pace con Israele da vent’anni ma con la maggioranza della popolazione di origine palestinese. Il suo primo ministro, Abdallah Ensour, ha inviato una lettera di condoglianze alle famiglie dei due terroristi di Gerusalemme Est, i cugini Uday Abu Jamal e Ghassan Abu Jamal, che hanno ucciso cinque persone nella sinagoga di Har Nof, martedì 18 novembre.
“Chiedo a Dio di avvolgerli con misericordia” (ai terroristi) “e di concedere a voi” (familiari) “pazienza, conforto e di superare il vostro dolore”, ha scritto Ensour.
Mercoledì il Parlamento giordano ha aperto i lavori con un momento di silenzio proprio per i due attentatori della sinagoga e letto alcuni versetti del Corano in loro memoria. “Per quanto riguarda i martiri che hanno lanciato bombe e assassinato dei sionisti”, ha detto un deputato, “chiedo al Parlamento di alzarsi in piedi e di leggere l’al-Fathia (il verso del I capitolo del Corano) per glorificare le loro anime pure e le anime di tutti i martiri delle nazioni arabe e musulmane”.
Nello stesso tempo il governo giordano si è affrettato a condannare l’attentato e a precisare che tutti gli atti di violenza contro i civili a Gerusalemme devono essere denunciati.
I morti nell’attacco alla sinagoga sono quattro rabbini, Aryeh Kupinsky,40 anni, Avraham Shmuel Goldberg e Kalman Levine, entrambi di 50, e Moshe Twersky, 59; la quinta vittima è l’ufficiale druso Zidan Saif, che lascia una moglie ed una bambina di quattro mesi. Mercoledì c’erano migliaia di persone al suo funerale, tra cui il presidente israeliano Reuven Rivlin.
Proprio la settimana scorsa è avvenuto in Giordania un incontro tra Re Abdallah II, il segretario di Stato americano John Kerry ed il primo ministro d’Israele Benjamin Netanyahu, per cercare di calmare la situazione.
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