Fede o non fede?

AttualitàFede o non fede?

di Aldo Astrologo

Vorrei commentare alcune frasi uscite su "Il Corriere della sera";temo di suscitare un vespaio, ma non bisogna fuggire dalla realtà.

L'articolo è di Pietro Citati sul gesto di Papa Benedetto XVI e la conclusione cui vuole arrivare il giornalista è che mentre il Sommo Pontefice ha ammesso le difficoltà della Chiesa attuale,all'opposto:"il Cristianesimo non è spento e i Vangeli sono vivi , come non erano stati vivi da molto tempo". Quello che mi preme sottolineare è invece un altro passo di Citati dove, parlando del Papa, dice: "Non dubita, credo che Gesù protegga la sua chiesa e che persino in questi segni di decadenza ci sia un disegno,come c'era stato un disegno nei fatti piccoli e atroci,che avevano condotto Cristo sulla croce. Credo che il suo pensiero sia simile a quello dei pensatori ebrei che riflettevano sulla Shoà: nel Genocidio, certo, c'era stato un disegno di D..o,ma come avvertirlo, dove scoprirlo? Per lui, come per loro, ogni cosa è tenebra".

Ora, da ebreo non posso teologicamente supportare il concetto che ci sia stato un disegno divino nella passione di Gesù, anche se questo è il pensiero cristiano, ma posso, da ebreo, contestare che ci sia stato un disegno divino nell'Olocausto.

Riflettiamo: un credente penserà che D.. ha creato l'uomo ma avendogli dato il libero arbitrio, è l'uomo la misura di quel che avviene in seno all'umanità. Un credente "assolutista" penserà che qualunque cosa accada nel mondo è tutto predestinato dal Signore e "non si muove foglia che D.. non voglia".

Un non credente riterrà invece che è l'uomo il responsabile. Responsabile, a parte la natura, di tutto quel che accade.

Non vedo come nell'uccisione, nella morte di tanti innocenti ci possa essere un disegno divino, perché un simile disegno sfugge, è ignoto ed è un assurdo di fronte a tanto male. Non interessa dove scoprire un tale disegno, semplicemente non può esistere un disegno simile.

Non mi si dica che noi non possiamo vederlo perché siamo piccoli e siamo umani e quindi nulla. Io, nella mia limitatezza umana, nel mio "essere polvere e polvere tornerò", non potrò mai accettare questo concetto secondo il quale tanti innocenti, tante donne, tanti piccoli avrebbero dovuto morire. E per quali colpe? Sarebbe un D.. crudele e ingiusto.

Torniamo al concetto religioso "assolutista". Se così fosse non avrebbe senso la nostra vita, la vita di tutto, esseri viventi, inanimati, piante ecc.

Infatti che senso avrebbe fare qualunque cosa? Sia che agisco sia che sto fermo, che mangio o non mangio, tutto è gia deciso? Con argomentazioni simili i religiosi hanno sempre ragione. Rimane la speranza, ripeto, la speranza, che il S. esista e che ci abbia lasciati liberi di fare.

Ragionando superficialmente però il S. non dovrebbe prevedere il futuro, sia perché - pur sacrificando Gesù - il mondo non è migliorato, anzi la stessa Chiesa ha commesso dei crimini, sia perchè se veramente potesse prevedere il futuro, non avrebbe dovuto permettere tante nefandezze, tante cattiverie, tante ingiustizie e tanti delitti anche compiuti in suo nome.

Le mie sono argomentazioni semplici e certamente non esaustive però c'è stato troppo male in questo mondo per non vedere che non tutto quadra.

Questo si avverte in tutte le religioni e non basta a lenirlo la "visione" paradiso/inferno ultraterreno, cioè l'eventuale vita futura.

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