L'antisemitismo europeo in aumento

AttualitàL'antisemitismo europeo in aumento

di Alessandra Boga

Ogni volta che c’ è in ballo Israele, scoppia puntuale l’anti-semitismo: come ora che lo Stato ebraico ha deciso di reagire massicciamente ai missili
sganciati di continuo da Hamas.
Perciò c’è timore in tutto il mondo per possibili attentati contro scuole ebraiche e sinagoghe. L’allarme è particolarmente alto in Francia (chi non
ricorda l’attentato di marzo alla scuola ebraica di Tolosa?), in Germania e in Svezia (nel settembre scorso, un ordigno è stato fatto esplodere davanti al
centro della comunità ebraica della città di Malmö, dove vivono 700 ebrei, già da mesi sottoposti a vari atti intimidatori da parte di persone di religione
musulmana, legate a Hezbollah e a Teheran); e poi ancora, il ministro dell’Interno canadese e quelli di altri Paesi, hanno disposto di intensificare i
controlli intorno ai centri, alle scuole, e a luoghi di culto ebraici. In particolare, proprio in Canada, i poliziotti hanno ricevuto ordine dal Governo
di “presidiare stabilmente” questi edifici, dato che vi sono timori assai fondati di un possibile attentato da parte di Hezbollah. In Francia la
situazione è più o meno la stessa, a causa del già ricordato attentato di Tolosa e di un diffuso antisemitismo.
Intanto dall’Iran, il ministro della Difesa della Repubblica Islamica, Ahmad Vahidi, ha esortato il mondo islamico ad “azioni di rappresaglia” contro il
“regime sionista” ed i suoi “crimini a Gaza”, il che potrebbe voler dire azioni terroristiche islamiche in tutto il mondo. L’Iran, ricordiamo, rifornisce già
Gaza di armi.
E in Italia? Beh, in Italia, prima ancora che si sapesse dell’ “omicidio mirato” da parte di Israele, del terrorista palestinese Ahmad Al-Jabari, il
quale guidava un gruppo di Hamas che sganciava razzi contro lo Stato ebraico, e ha partecipato al rapimento di Gilad Shalit, un corteo di ragazzi delle medie e di universitari con la kefiah e inneggianti alla Palestina, è passato davanti alla Sinagoga di Roma, ha inveito e fischiato contro la comunità ebraica e lanciato vasi. Ci sono stati scontri con le autorità. E’ successo il 14 novembre.
“Erano 30 anni che una manifestazione non passava davanti alla Sinagoga. Oggi un gruppo di manifestanti dei Cobas con bandiere palestinesi al vento, ha
cominciato ad urlare ed inveire contro la comunità ebraica. Ci stiamo chiedendo cosa stia succedendo? Perché lasciar transitare un corteo davanti la Sinagoga?
Chi ha autorizzato il percorso?”, ha lamentato Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma.
Prima ancora, sempre nella Capitale, ma lontano dal quartiere ebraico, c’è stata una manifestazione di esponenti di estrema destra.
Direttamente connesse invece alla guerra tra Gaza e Israele, sono le infiltrazioni di neonazisti nel sito della Comunità ebraica di Roma, le cui pagine di internet sono state azzerate per evitare episodi analoghi. Per non parlare dei proclami d’odio di piattaforme come Stormfront, di cui giorni fa è
stato arrestato il curatore, Mirko Viola; per non parlare persino le responsabilità dei giornali italiani, per i quali, quella che sta avvenendo, è
una “spirale di violenza” e la colpa non è chiaramente di Hamas&Co., che vogliono distruggere Israele. Poi da “Israele”, “israeliani”, come al solito,
si fa presto a dire “ebrei”. 

 

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