EventiJamila Hir, rappresentante israeliana emblema della varietà convivente in Israele
di Alessandra Boga
La settimana scorsa ha avuto luogo il Festival delle Donne della città spagnola di Segovia, un importante festival internazionale in cui vengono premiate donne particolarmente meritevoli che hanno apportato un cambiamento nelle società in cui vivono.
Anche Israele ha avuto una sua rappresentante: Jamila Hir, 76 anni, soprannominata “nonna Jamila”, proveniente dal villaggio arabo – druso di Pek’in. E’ stata la prima donna arabo-drusa a fondare un’azienda, che in particolare si occupa di cosmetici: produce, con olio d’oliva e erbe medicinali, dei saponi naturali a scopi farmaceutici. In essa lavorano insieme in armonia centinaia di donne, musulmane, cristiane, druse ed ebree, con un giro d’affari di 50 milioni di dollari ed esportazioni in ben 40 Paesi.
“Tutte lavoriamo insieme sotto lo stesso slogan – ha spiegato l’imprenditrice –: solo le donne possono dare alla luce la pace”. Ed in pace la comunità drusa vive con la maggioranza ebraica in Israele e conta membri arruolati nell’esercito israeliano.
Jamila ha anche spiegato: “Lo scopo del mio impegno non è fare soldi, ma aiutare le donne a ottenere più diritti” dando loro lavoro. Vedova, madre di cinque figli, nonna di 15 nipoti e bisnonna di cinque pronipoti, conosce il valore dell’emancipazione femminile e si è detta fiera di avere una figlia che è stata la prima ragazza drusa a frequentare un college e a prendere la patente di guida.
Al Festival delle Donne di Segovia, Jamila ha potuto andare grazie a Hagit Mualem, l’addetta culturale dell’ambasciata israeliana in Spagna, che ha organizzato il suo viaggio. “Per noi – ha spiegato la Mulaem – era importante mostrare la varietà e la complessità della società israeliana. Sono molti i volti e i colori di Israele che l’Europa non conosce. I mass-media spagnoli si sono semplicemente innamorati di nonna Jamila, che ha avuto un vero successo”.
Nello Stato ebraico questa tenace signora è una figura nota da tempo: Nella Giornata dell’Indipendenza d’Israele del 2006, ella fu uno dei personaggi chiamati per accendere la torcia durante la cerimonia che premia i cittadini più meritevoli del Paese.
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