EventiInaugurazione della mostra sulla Brigata Ebraica a Roma
di Aldo Astrologo
Si è aperta a Roma presso la Casa della Memoria e della Storia, in via di San Francesco di Sales, la mostra dal titolo: "La Brigata Ebraica in Italia 1943-1945, attraverso il Mediterraneo per la libertà."
La mostra racconta la storia di uomini e donne appartenenti alla collettività ebraica della Palestina sotto mandato britannico che contribuirono a fianco delle forze alleate alla lotta di liberazione dell’Italia e dell’Europa dall’occupazione nazista.
All’inaugurazione erano presenti Alberto Tancredi, Presidente dell ‘Associazione Italia Israele di Roma, Riccardo Pacifici Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ernesto Nassi Presidente ANPI, Carla Di Veroli per il Comune di Roma. Presentatrice, Bice Migliau.
Dopo i discorsi di saluto e le rievocazioni ci sono state alcune proposte da parte di Pacifici che ricordava come l’allora Presidente Rendina voleva dare uno spazio, all’interno della Casa della Memoria, alla Brigata Ebraica; inoltre Pacifici cercava di superare i recenti dissapori dovuti all’ultima manifestazione del 25 aprile. La risposta del Presidente Nassi all’inizio era un ricoscimento del valore della Brigata Ebraica e dei vari partigiani ebrei, italiani e non, che avevano combattuto contro il nazi –fascismo, poi per rispondere sul 25 aprile si lanciava in affermazioni “il 25 aprile è per coloro che hanno combattuto“ per la libertà e l’Italia ma a questo punto ad una domanda dal pubblico sulla partecipazione a quella manifestazione, di palestinesi rispondeva un po' confusamente.
La cosa è chiara: se possono partecipare le organizzazioni combattenti della guerra è ovvio che allora non c’erano i palestinesi, se poi per Statuto dell’ANPI, si possono accettare movimenti di “liberazione”anche posteriori alla guerra, allora hanno diritto ad esserci anche i rappresentanti del Tibet, del Polisario, dell’Ucraina, della Siria ecc. ecc.
Non credo che politicamente sia una cosa semplice, allora l’Anpi nel caso specifico del 25 aprile non può stare in due staffe. Magari in altre manifestazioni starà con i palestinesi o con altri movimenti ma ripetiamo, il 25 aprile è italiano o chi ha combattuto in Italia. Da qui non si scappa, anzi invito a venire il prossimo 25 aprile con le bandiere dei liberatori cioè anche americane e inglesi.
Speriamo che da questa discussione si arrivi ad un chiarimento e ad una soluzione accettabile.
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