EventiGiornata della Memoria, a Roma suoneranno i "Violini della Speranza"
di Alessandra Boga
Un’iniziativa estremamente struggente e poetica quella organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane insieme all’Università Ebraica di Gerusalemme e all’Associazione BrainCircleItalia, presieduta dalla giornalista Viviana Kasam, con Marilena Citelli Francese, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in occasione della 69°, Giornata della Memoria, Lunedì 27 Gennaio. Questo anche grazie alla generosa donazione della Edmond J. Safra Foundation e la sponsorizzazione di Bolton Group, di Unipol e delle Ferrovie dello Stato.
Nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma inizierà alle ore 20 (con ingresso nella sala tassativamente entro le 19.30), un concerto aperto a tutti e gratuito in cui suoneranno insieme, per la prima volta in Italia, dodici violini e un violoncello letteralmente sopravvissuti alla Shoah e ritrovati e restaurati da un liutaio israeliano, Amnon Weinstein. Perciò la manifestazione è stata intitolata i “Violini della Speranza”: perché anche se i loro proprietari, vittime dello sterminio nazifascista, non ci sono più, essi sono ancora presenti a testimoniare che sono vissuti, il loro talento e l’orrore che se li è portati via.
La storia degli strumenti verrà narrata dall’attrice Manuela Kustermann. Solo per fare qualche esempio, sarà suonato un violino di una delle piccole orchestre di musicisti ebrei che dovettero, a causa del surreale cinismo nazista, accompagnare i deportati ai lavori forzati o addirittura alle camere a gas, finché non ci finivano i suoi stessi membri; sarà suonato un violino che fu gettato da uno dei treni diretti verso i lager, e raccolto e conservato da un operaio francese; ancora ci saranno i violini dei musicisti ebrei che nel 1936 erano ancora vivi e poterono lasciare la Germania per recarsi nella Palestina Mandataria, dove dodici anni dopo sarebbe stato fondato Israele. Lì formarono la celebre Orchestra Filarmonica, fondata dal violinista polacco Bronisław Huberman e diretta gratuitamente da Arturo Toscanini.
Per ricordare quelle vicende, i violini e il violoncello torneranno dunque a suonare, grazie al Maestro Yoel Levi, Direttore della Synophony Orchestra di Seoul, che guiderà la JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, composta da da giovanissimi musicisti, dai 14 ai 21 anni, scelti apposta perché il ricordo passi attraverso le nuove generazioni.
Eccezionalmente si esibiranno come solisti i violinisti Shlomo Mintz, ebreo israeliano, Cihat Aşkın turco e musulmano (la Turchia riconosce la Shoah ma non il Genocidio Armeno), e la ventiquattrenne Francesca Dego, di padre cattolico e madre ebrea, che ha avuto ben 46 parenti morti nei campi di concentramento. Con loro suonerà i quattro violini di Vivaldi il musicista albanese cattolico Ermir Abeshi. Il violoncello, appartenuto a David Popper, figlio del Cantore del Ghetto di Praga, ucciso dai nazisti il 19 gennaio 1945, sarà suonato da un tedesco, Alexander Hülshoff.
Chi non potrà essere presente all’evento nella serata del 27 Gennaio, avrà comunque la possibilità di seguirlo in diretta televisiva su Rai5 e in web streaming in tempo reale, cosicché la memoria della Shoah e un messaggio di fratellanza e di pace possano essere veicolati in tutto il mondo attraverso le note di quegli storici strumenti.
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