EventiKasher a Roma
di Stefano Caviglia
“Prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse”. L’immagine di Adamo come giardiniere del creato è stata trasmessa dalla Bibbia (Genesi, 2-15) a tutta la cultura europea. “La terra è mia” è scritto nel Levitico (25-23) “e voi state da me come stranieri e ospiti”. L’uomo non è dunque padrone della terra ma ospite temporaneo, proprio come lo considera, in nome dei diritti delle generazioni future, l’ambientalismo moderno.
Ebraismo e natura, il titolo scelto per la Giornata europea della cultura ebraica di quest’anno che si svolgerà il 29 settembre, non può non ricordare quel senso del limite dell’agire umano declinato in tante regole dell’ebraismo, comprese quelle che stabiliscono ciò che è kasher («adatto», ossia conforme ai dettami divini) in fatto di alimentazione. Una di esse, ad esempio, vieta di cibarsi del sangue degli animali, “perché il sangue è la vita e non mangerai la vita insieme con la carne” (Deuteronomio 12-23).
Intorno a questo e ad altri precetti dal forte significato simbolico si è sviluppata nel corso dei secoli una cucina ebraica che varia ampiamente a seconda della distribuzione geografica delle diverse comunità. Quella romana è riconosciuta come la più antica e ha dato origine a numerosi scambi in entrambi i sensi con la tradizione culinaria della città. Le sue pietanze caratteristiche (a partire dai popolarissimi “carciofi alla giudìa”) si sono conquistate un apprezzamento sempre più largo, al punto che si può parlare ormai di un vero boom della cucina ebraica nella capitale.
Da almeno un decennio la curiosità del pubblico verso comunità ebraica romana è in continua crescita, ma non altrettanto si può dire della reale conoscenza delle sue caratteristiche e tradizioni. Anche a partire da questa considerazione l’Azienda Romana Mercati ha deciso di dar vita, in collaborazione con la Discoteca di Stato, con il Centro culturale e con l’Archivio Storico della Comunità ebraica di Roma, a un Festival della cultura e della enogastronomia giudaico-romanesca chiamato Kosher a Roma nella cornice della Giornata europea della cultura ebraica.
Nei sei giorni dal 29 settembre al 4 ottobre si terranno spettacoli, conferenze, convegni, proiezioni fotografiche, visite guidate e brevi corsi sulla preparazione delle ricette tipiche della cucina giudaico-romanesca, a cui si è affiancata in tempi più recenti quella giudaico-tripolina. Il tutto, accompagnato dalla degustazione di vini e piatti tipici offerti dai ristoranti kasher di Roma. E per consentire a chiunque lo desideri di provare, anche al di fuori del Festival, l’autentica cucina giudaico-romanesca, Azienda Romana Mercati ha censito e descritto ristoranti, pastifici artigianali, panifici, pasticcerie, tavole calde e fast food kasher presenti non solo nella storica cornice dell’antico ghetto, ma anche in altre parti della città. Tutti sono stati inseriti in un catalogo e in un’applicazione internet. Per coloro infine che volessero cimentarsi nella preparazione di queste specialità, nel catalogo figurano anche alcune ricette.
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