Arte"Templul Meseriascilor" - la Sinagoga di Galati in Romania
di Dova Cahan
Nel diciannovesimo secolo e fino a prima della seconda guerra mondiale, Galati, città orientale della Romania, era uno dei più importanti centri ebraici del Paese: negli anni ’20, su una popolazione totale di 85.000 persone, 17.000 erano ebrei. Purtroppo attualmente ce ne sono soltanto 110, tra i quali molti anziani. A testimonianza del glorioso passato, però, rimane l’ultima delle 22 sinagoghe, il “Tempio Meseriascilor”, ossia il “Tempio degli artigiani”. Luogo di notevole interesse per questa importante città, fu costruito nel 1896 sul sito di un’antica casa di preghiera risalente a 90 anni prima ed è l’unico sopravvissuto ai terremoti, ai bombardamenti e al regime comunista.
Essendo collocato in un cortile, fuori dall’allineamento stradale, esso offre una prospettiva ampia e ad alto livello. È costituito da tre piani e il suo aspetto esteriore ricorda quello degli uffici dell’amministrazione pubblica. Gli spazi esterni prefigurano l'interno, con una grande volta centrale, una volta a grande rilievo e due navi a due piani laterali. Impressionante è lo stile barocco con una grande decorazione luminosa.
Nonostante già nel 2004 l’edificio mostrasse segni di degrado a causa dei quali erano in pericolo non solo le pitture interne, ma l’intera costruzione, soltanto nel 2009 la Federazione delle Comunità Ebraiche della Romania (FJCR), insieme ad altre associazioni, decise di iniziare i lavori di restauro che furono coordinati dal presidente della Comunità Ebraica locale e che terminarono nel 2014. A sancirne il ritorno alla sua passata magnificenza, ci fu una bella inaugurazione, caratterizzata da una funzione religiosa (officiata dall’ex rabbino capo di Romania, dal rabbino dell’odierna Federazione delle Comunità, dall’anziano cantore e da quello attuale) e da un programma di esibizioni artistiche in cui parteciparono bande musicali provenienti dalle comunità ebraiche di Piatra Neamt, Galati e Oradea.
Quando visitai la sinagoga, prima della ristrutturazione, provai una stretta al cuore, ma quando sono tornata la scorsa estate ho gioito nel vederlo restituito al suo antico splendore.
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