Scomparso il celeberrimo cantante Arik Einstein,

ArteScomparso il celeberrimo cantante Arik Einstein, "colonna sonora d'Israele"

di Alessandra Boga

Scomparso martedì 26 novembre, Arik Einstein, 74 anni, leggendario cantante, cantautore nonché attore israeliano. Il mese prossimo ne avrebbe compiuti 75.

L’ Einstein della musica ha avuto un malore in casa, e all’ospedale gli è stata diagnosticata un’emorragia cerebrale. La star è stata sottoposta ad un intervento, ma non è riuscita a sopravvivere: “A causa delle condizioni in cui è arrivato non è stato possibile salvarlo. Non ci sarà più nessuno a cantare per noi adesso”, ha detto Gabriel Barbash, direttore del Sourasky Medical Center di Tel Aviv, dove Einstein è stato portato.

La morte del grande artista ha suscitato enorme commozione in tutta Israele. Arik Einstein è considerato il padre del rock dello Stato ebraico.

Il suo primo album (da solista) risale al 1960. Tra i suoi più grandi successi “Ani ve ata neshane et haolam” ( “Io e te cambieremo il mondo)”, “Sa Le’at” (“Vai piano”), “Ima Sheli” (“Mia madre”) e Uf Gozal” (“Vola, piccolo uccellino”).

Non mancano certo nei suoi lavori riferimenti alla sua terra e alla travagliata situazione politica in cui si è sempre trovata ancor prima di nascere.

Nel 1973, alla fine del suo periodo rock, Einstein pubblicò un album il cui titolo è un omaggio a Israele: "Eretz Yisrael Hayeshana Vehatova" ( “Buona Vecchia Terra d’Israele”).

Nel 2011 scrisse e cantò “Achshav she ata kan” (“Ora che sei qui”), una dolcissima canzone per la liberazione del caporale Gilad Shalit, rimasto per cinque anni nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza: “Sarai sempre un eroe”, dice il testo, “Hai il permesso di piangere. Non è affatto semplice, perdonare il destino”.

Nel 2005 l’artista è stato inserito tra le 22 personalità israeliane di tutti i tempi, e un sondaggio del sito di notizie Ynet, la versione on-line di Yedioth Ahronoth, lo annovera tra i 200 personaggi più importanti d’Israele.

Alla notizia della scomparsa di Arik Einstein, una nota del premier Benjamin Netanyahu ha definito le sue canzoni la “colonna sonora d’Israele”, mentre il presidente israeliano Shimon Peres ha dichiarato che la voce di Einstein era amata perché “veniva dal profondo” e le sue canzoni continueranno a “cantare la vita e la speranza” anche molto tempo dopo di lui.

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