CulturaMemoria
di Aldo Astrologo
Quando si parla di memoria dobbiamo fare sempre alcune riflessioni. Memoria personale, memoria collettiva, memoria riferita ad un tempo storico preciso, memoria del tempo che fu e così via.
Questo ci impone di essere il più possibile chiari e precisi. Oltre a tutto la memoria può essere utilizzata per gli scopi più vari. Può servire per commuovere quando si ricorda qualcuno che ci è stato caro, può intenerirci quando ricordiamo la nostra fanciullezza o i nostri giorni
più cari. D'altro canto la memoria può rattristarci, ragionando sui nostri errori e sulle nostre occasioni mancate. In questo ampio spettro di possibilità, la memoria come spesso prospettata dall'ebraismo, ha un non so che di rituale. L'ebraismo ha una serie infinita di ricordi e di memorie; il più delle volte sono memorie terribili. Rievocano tempi tragici e situazioni anche sanguinose. D'altra parte è logico che un popolo, molto spesso perseguitato, cerchi nel ricordo delle sue tribolazioni la ragion d'essere della sua esistenza.
A questo si affianca l'orgoglio di essere sempre presente, di superare prove indicibili senza aver mai perso la propria identità e pecularietà
pur subendo defezioni e limitazioni. Questo ci è riconosciuto universalmente e dobbiamo agire con questa nostra caratteristica, sempre, per
non dover vanificare e dimenticare gli innumerevoli ebrei che nel corso dei secoli si sono succeduti. Almeno fino a quando tutto il genere umano (non) si sentirà fraterno e solidale con ogni altro uomo.
Aldo
ps la nostra memoria è per migliorare e per essere d'insegnamento agli altri e a noi stessi per non ripetere gli stessi errori.
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