Dobbiamo prepararci

CronacaDobbiamo prepararci

di Aldo Astrologo

In questi ultimi giorni abbiamo assistito a dei notevoli cambiamenti in molte zone del mondo. Con la possibilità di avere notizie globali quasi istantanee vari avvenimenti ci sommergono. Non potendo commentare con accuratezza i fatti accaduti, mi limiterò ad alcune osservazioni personali su un solo tema specifico: l'attuale situazione italiana riguardo le manifestazioni "pro palestina".

Abbiamo visto come qualunque manifestazione, qualunque protesta, qualunque avvenimento politico viene inquinato dal sostegno alla causa palestinese. Abbiamo così bandiere palestinesi quando c'è una rivendicazione sindacale, quando ci sono scioperi vari, quando si occupano scuole, università, ecc. Non c'è praticamente evento pubblicaìo, corteo, assemblea dove la bandiera palestinese non venga sventolata ed imposta.

Tutto questo ha un'incidenza ed un'importanza notevole per la minoranza ebraica del paese. Ci sentiamo completamente circondati. Circondati da un'atmosfera ostile e violenta. Non c'è una prospettiva di dialogo ma solo contrapposizione.

In questa visione dobbiamo constatare che i nostri avversari sono capaci di muovere le masse, di guidarle con motivazioni per noi inconcepibili. Hanno dalla loro parte il numero e il favore popolare. Sono bravi nel ribaltare la realtà ed hanno imparato ad utilizzare le nostre motivazioni. Per essere più chiari: noi utilizziamo le foto dei rapiti israeliani per mostrare la loro crudeltà e loro fanno vedere i loro morti con scritte pesanti come per esempio a Piazza Vittorio (a Roma). Noi organizziamo sit in e loro copiano in misura maggiore. Dobbiamo aspettarci cose simili per Natale, Capodanno, il 27 gennaio (Giorno della memoria), per non parlare del prossimo 25 aprile. Faranno in modo che la parte ebraica non possa più avere un suo riconoscimento.

A quando la rappresentazione di una Shoah palestinese?

Coprire la statua di Gesù bambino con una kefià (che poi è stata rimossa) per lanciare un messaggio di negazione delle radici ebraiche di Gesù e di tutto il Cristianesimo è un clamoroso falso storico che la Chiesa avalla non rendendosi conto di quanto perde in credibilità.

Ma se non protestiamo ...

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