Da cinese ateo ad ebreo, passando per il cristianesimo: la storia di Aaron Wood

CuriositàDa cinese ateo ad ebreo, passando per il cristianesimo: la storia di Aaron Wood

di Alessandra Boga

 

Aaron Wood è cresciuto nella città di Tianjin, situata a sud- est della capitale cinese, Pechino. Suo padre è ingegnere e la madre un perito tecnico.

Come si sa, in Cina vige il regime comunista e sotto di esso, Aaron ha ricevuto un’educazione “molto laica”. Il suo Paese non è tradizionalmente ateo (vi sono centinaia di milioni di buddisti, taoisti e confuciani), ma l’influenza più recente proprio del comunismo, del nazionalismo nonché del consumismo occidentale hanno introdotto una forte componente atea.

Durante l’ultimo anno di studio all’Università, dopo aver discusso la tesi in Ingegneria Meccanica, il giovane ha avuto molto tempo libero, che ha sfruttato studiando inglese attraverso le lezioni di un docente americano. Un giorno quest’ultimo ha iniziato a parlare agli studenti di religione e della Bibbia, un argomento sconosciuto per Aaron. Sarebbe emerso in seguito che il professore d’inglese, il quale nel frattempo aveva regalato all’allievo una Bibbia con il testo a fronte in cinese, era in realtà un missionario arrivato in Cina per fare proselitismo, attività vietata nel Paese, dove i cristiani sono tutt’ora perseguitati.

Da lì Aaron ha iniziato a frequentare la chiesa tutte le domeniche, senonché i pastori che celebravano messa divulgavano i soliti vecchi pregiudizi cristiani contro gli ebrei, accusandoli di “deicidio,” affermando che l”’ebraismo è una tradizione inventata per rimpiazzare la santa rivelazione”, che “gli ebrei sono ciechi ed incapaci di vedere la luce della verità” e via di seguito.

Il ragazzo cinese non sapeva nulla dell’ebraismo, non aveva mai incontrato degli ebrei o conosciuto la loro storia, e i media cinesi non erano più generosi con loro dei predicatori di chiesa che Aaron era andato a sentire. Essi infatti dipingevano gli ebrei come malvagi ed Israele come un Paese imperialista ed alleato degli americani.

In seguito però, Aaron, ormai impiegato in una concessionaria, si è messo a studiare approfonditamente l’ebraismo, le religioni occidentali e si è anche procurato diverse versioni della Bibbia. Ha trovato numerose contraddizioni tra quella cristiana e la Bibbia ebraica, ma non è riuscito ad incontrare un pastore che sapesse l’ebraico e dissipasse i suoi dubbi. Il giovane comunque era determinato a comprendere “l’essenza autentica della Bibbia”, perciò si è messo ad imparare l’ebraico da solo, cercando i testi nell’immensa biblioteca centrale della sua città.

Solo due anni più tardi però, l’istituto si è dotato di un dizionario ebraico-inglese. Gli studi di ebraico di Aaron hanno così potuto avere inizio.

Dopo altri due anni, quando è arrivata la normalizzazione dei rapporti tra la Repubblica Popolare Cinese e Israele, un turista cinese si è recato nello Stato ebraico ed è tornato con un CD dal titolo “Apprendere l’ebraico”. Da qui ha avuto inizio lo studio dell’ebraico parlato da parte di Aaron, a seguito del quale il giovane è riuscito anche ad ottenere e a leggere una Bibbia in ebraico.

Poi è passato allo studio dei filosofi ebrei, da Maimonide a Martin Buber. Più leggeva gli scritti sugli ebrei, e più Aaron aveva l’impressione che il cristianesimo avesse preso e involontariamente snaturato l’ebraismo. Così il ragazzo ha iniziato a scrivere sugli ebrei e sulla loro religione una serie di articoli da pubblicare su Internet, spiegando perché il cristianesimo li avrebbe mal interpretati.

Tutto ciò gli è valso minacce di morte da parte di fondamentalisti cristiani cinesi, che hanno svelato ad Aaron un antisemitismo veramente duro a morire tra i cristiani stessi e che contrastava con ciò che lui aveva letto nei libri ebraici: esortazioni all’umanità, all’educazione e alla giustizia per tutti.

Pertanto Aaron ha cominciato ad interrogarsi su che cosa significasse per lui “essere ebreo” e, per riuscire meglio nella sua indagine, ha cercato un ebreo in Cina.

Un’impresa apparentemente facile, dato che nella prima metà del XX secolo, migliaia di profughi ebrei europei erano arrivati in Cina, e dopo lo sviluppo economico di Hong Kong, Shangai e Pechino, si è avuto un costante afflusso di ebrei. Infine Aaron è riuscito a contattare un uomo, un ebreo americano di nome David Buxbaum, che esercitava la professione di avvocato nel suo Paese. Discutendo con lui, il giovane cinese ha potuto approfondire e chiarire i suoi dubbi sull’ebraismo sulla Bibbia ebraica. Gli studi di Aaron sono proseguiti, fino alla sua presa di coscienza di “identificarsi chiaramente negli ebrei”, anzi, di voler diventare egli stesso ebreo e recarsi in Israele. E’ arrivato persino a mangiare kasher, ha studiato la Torah, ha disquisito con rabbini. Ha anche studiato in una yeshivah a Gerusalemme.

Il sogno del giovane cinese, ormai diventato “Aaron Wood”, era ormai di stabilirsi nello Stato ebraico e di combattere l’antisemitismo. A questo scopo ha creato un blog in cinese per cercare di smontare l’antisemitismo moderno contro Israele propagandato dal regime comunista vigente in Cina e tutt’ora traduce nella sua lingua testi contro-missionari per sfatare le calunnie anti- ebraiche diffuse nel Paese d’origine.

 

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