CronacaNuova legge sui parlamentari israeliani
di Alessandra Boga
La norma, diretta contro coloro che istigano all'odio verso lo Stato ebraico, incitano all'Intifada e all'antisemitismo, ha ottenuto dalla Knesset 62 voti a favore e 47 contrari. Prevede che i deputati responsabili di quanto detto sopra, vengano espulsi con almeno 90 voti favorevoli sui 120 disponibili. Le opposizioni, a cominciare da quelle arabe che pure siedono democraticamente nel Parlamento israeliano, ma non soltanto loro, hanno fatto il possibile per fermare la proposta di legge, presentando centinaia di mozioni, ma alla fine ha prevalso l'idea che un parlamentare d'Israele non potesse odiarlo e remare contro la sua stessa esistenza. Insomma, un parlamentare non può certo arrivare al tradimento dello Stato che rappresenta. La misura è arrivata dopo che alcuni deputati avevano incitato apertamente al terrorismo palestinese. Alcuni, tre esponenti del partito nazionalista arabo Balad, si sono spinti addirittura ad incontrare, a Gerusalemme, le famiglie di due giovani jihadisti arabo-israeliani, Baha Allyan e Bilal Ranem, uccisi dalle forze di sicurezza dopo aver compiuto su un bus nell'ottobre scorso un attentato in cui morirono i tre cittadini israeliani: Haviv Haim, 78 anni, Richard Lakin, 45, e il rabbino Yeshaye Krishevsky, 60. I parlamentari sotto accusa sono Hanin Zoabi già nota anche livello internazionale per le sue posizioni contro lo Stato ebraico, Jamal Zahalka and Basel Ghattas (foto), che si erano offerti di adoperarsi per la consegna dei corpi di Allyan e Ranem alle loro famiglie. Queste ultime "ovviamente" considerano "martiri" gli attentatori e anzi secondo alcuni media israeliani l'incontro sarebbe iniziato con un minuto di silenzio in loro memoria. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dunque chiesto che i tre deputati arabo-israeliani che vi hanno partecipato, vengano puniti. Per raggiungere l'espulsione comunque, devono essere almeno 70 i parlamentari che la richiedono, compresi 10 dell'opposizione. Poi la domanda dovrà essere vagliata dal comitato della Knesset e, se accolta, proposta alla Camera. La misura è arrivata dopo che alcuni deputati avevano incitato apertamente al terrorismo palestinese. Tre esponenti del partito nazionalista arabo Balad, si sono spinti addirittura ad incontrare, a Gerusalemme, le famiglie di due giovani jihadisti arabo-israeliani, Baha Allyan e Bilal Ranem, uccisi dalle forze di sicurezza dopo aver compiuto su un bus nell?ottobre scorso un attentato in cui morirono i tre cittadini israeliani: Haviv Haim, 78 anni, Richard Lakin, 45, e il rabbino Yeshaye Krishevsky, 60. I parlamentari sotto accusa sono Hanin Zoabi già nota anche livello internazionale per le sue posizioni contro lo Stato ebraico, Jamal Zahalka and Basel Ghattas (foto), che si erano offerti di adoperarsi per la consegna dei corpi di Allyan e Ranem alle loro famiglie. Queste ultime "ovviamente" considerano "martiri" gli attentatori e anzi secondo alcuni media israeliani l'incontro sarebbe iniziato con un minuto di silenzio in loro memoria. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dunque chiesto che i tre deputati arabo-israeliani che vi hanno partecipato, vengano puniti. Per raggiungere l'espulsione comunque, devono essere almeno 70 i parlamentari che la richiedono, compresi 10 dell'opposizione. Poi la domanda dovrà essere vagliata dal comitato della Knesset e, se accolta, proposta alla Camera.
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