CronacaVittoria delle donne reformed
di Alessandra Boga
La storica decisione è stata presa domenica 31 gennaio dal governo israeliano: sarà costituito un settore di preghiera comune per entrambi i sessi presso il Muro Occidentale di Gerusalemme, il cosiddetto Muro del Pianto, il luogo più importante per l’ebraismo.
Erano dieci anni che i membri dell’associazione non ortodossa “Donne del Muro” si battevano per questo diritto e finalmente ce l’hanno fatta. Già da qualche tempo avevano ottenuto la possibilità di poter pregare e leggere la Torah in un apposito spazio, mentre l’ebraismo ortodosso stabilisce che le donne non partecipino alla preghiera ma vi assistano da una certa distanza dietro una mechitza, una barriera.
Questa grande novità comporta la “fine del monopolio ortodosso sulla gestione pubblica del Muro, affidata d’ora in poi a una commissione mista, con anche dei rappresentanti dell’ebraismo riformato - progressisti o conservatives - oltre che dei delegati del governo e delle donne del Muro. Una sorta di democrazia assoluta fedele ai tanti volti dell’ebraismo contemporaneo”, spiega la giornalista Lea Luzzati su “La Stampa”.
“Una vittoria per tutto il popolo ebraico” l’ha definita Jerry Silvermann, presidente della federazione ebraica degli Stati Uniti, da dove per altro arriva la richiesta di uno spazio in cui uomini e donne di fede ebraica possano pregare insieme. Tuttavia chi lo vorrà potrà continuare a pregare separatamente.
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