CronacaLa Fondazione Memoriale della Shoah e l'emergenza profughi
di Alessandra Boga
La comunicazione è arrivata al Prefetto Francesco Paolo Tronca e riguarda la disponibilità di accogliere per la notte fino a 30 donne con bambini. Alla gestione operativa dell’accoglienza collaborerà la Comunità di Sant’Egidio, socia della Fondazione, che invierà dei volontari.
“Partecipare a una situazione di emergenza umanitaria di tale portata è sicuramente un gesto dal quale non possiamo e non vogliamo sottrarci, anche nel nome e nel segno del valore simbolico di questo luogo, emblema per eccellenza della necessità di accogliere la diversità" ha commentato Roberto Jarach, Vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano.
La Fondazione sorge dove tra il 1943 e il 1945 migliaia di ebrei, rastrellati nel capoluogo lombardo e nella regione, furono caricati su vagoni merci e deportati nei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen, Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani.
Non dimentica di quel dolore, la Fondazione non si “chiude” alla situazione di dolore che vivono oggi i profughi che fuggono da guerre, fame, povertà, dittature ed estremismo islamico, e vuole contribuire ad aiutarli. Chissà che un gesto simile non aiuti anche a sconfiggere qualche pregiudizio anti-ebraico.
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