CronacaUna strada a Roma per ricordare Rav Elio Toaff
di Alessandra Boga
Roma non poteva mancare dall’onorare la memoria del suo rabbino emerito Elio Toaff, scomparso a 99 anni il 19 aprile, e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha proposto subito di dedicargli una strada o una piazza - come sarà fatto anche a Livorno, città natale di Toaff -. “Elio Toaff non va soltanto commemorato ma ne va ricordato, oggi e in futuro, l’insegnamento morale e civile”, aveva detto Mattarella, stigmatizzando “una grave recrudescenza dell’antisemitismo che non va sottovalutata”.
La mozione in ricordo del rav è stata presentata dal consigliere comunale Dario Nanni (Pd) all’Assemblea capitolina e votata all’unanimità: prevede di procedere in tempi straordinariamente rapidi per dedicargli appunto una strada. Nanni spera che “per il prossimo 16 ottobre la città di Roma possa dedicare una delle sue vie al compianto rabbino capo della Comunità ebraica di Roma che vanta una presenza ininterrotta di oltre duemila anni nell'Urbe, in quanto le prime testimonianze ne determinano l'insediamento stabile già a partire tra il II e I sec. a. C." Il 16 ottobre, giorno dell’anniversario della deportazione degli ebrei romani dal ghetto, verrà dunque scoperta la targa.
“Elio Toaff, con il costante impegno nell’arco di tutta la sua vita verso la promozione del dialogo interreligioso – ha ricordato Nanni - è stato uno degli artefici più importanti dell’avvicinamento tra i popoli e le religioni, in particolar modo tra il mondo ebraico e quello cristiano. Lo storico incontro tra Elio Toaff e il Pontefice Giovanni Paolo II svoltosi nella Sinagoga di Roma il 13 aprile 1986, testimonia l’importante lavoro che lo stesso ha dedicato all’incontro tra le due religioni, venendo anche in seguito nominato nel testamento spirituale del Papa Karol Wojtyla. Elio Toaff amava quella che dopo 50 anni era diventata la sua città, spero che Roma saprà rendergli omaggio come per uno dei suoi figli migliori”. Il rabbino aveva incontrato anche Papa Benedetto XVI ed è stato elogiato da Papa Francesco, che appresa la notizia della scomparsa del religioso ebreo, aveva inviato una lettera di cordoglio all’attuale Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni.
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