CronacaPrima parziale e "timida" ammissione di Amnesty International
di Alessandra Boga
Per la prima volta l’organizzazione umanitaria internazionale che generalmente attacca soltanto lo Stato di Gerusalemme, ammette che gruppi armati palestinesi hanno compiuto crimini di guerra sia contro Israele sia contro gli stessi civili palestinesi. In particolare, A.I. si riferisce al conflitto avvenuto tra luglio ed agosto dello scorso anno, quando l’esercito israeliano avviò l’operazione “Margine Protettivo”. In tale circostanza, rivela Amnesty in un rapporto di 63 pagine intitolato “Illegali e mortali: attacchi con razzi e mortai dei gruppi armati palestinesi durante il conflitto di Gaza e Israele del 2014” e reso noto il 27 marzo, terroristi palestinesi lanciarono missili contro i civili israeliani che colpirono anche quelli palestinesi. Dice Philip Luther, direttore del programma di Amnesty International per Medio Oriente e Nord Africa: “I gruppi armati palestinesi, compresa l’ala armata di Hamas, hanno ripetutamente lanciato attacchi che hanno ucciso e ferito cittadini innocenti”. L’organizzazione conferma dunque quanto dichiarato dal governo israeliano. Non si è trattato di casi isolati, ma molte volte sono stati colpiti scuole, ospedali ed anche una chiesa greca ortodossa a Gaza City. In particolare l’ong riferisce che il 28 luglio sarebbero stati uccisi dal “fuoco amico” di Hamas 13 civili palestinesi tra cui 11 bambini nel campo profughi di Shati e 6 civili israeliani. Ciò avviene perché i missili del gruppo palestinese non hanno una mira precisa e rappresentano un pericolo tanto per Israele tanto per gli abitanti della Striscia. Possono colpire fino a un raggio di 160 chilometri, minacciando gran parte dei civili israeliani.
Sarebbero stati ben 4881 i missili pronti a colpire il territorio israeliano tra l’8 luglio e il 26 agosto (tanto è durato il sanguinosissimo conflitto): 243 missili sono stati intercettati, mentre altri 31 sono caduti proprio a Gaza. Attacchi “letali ed illegali” – ha detto Amnesty – con i quali i gruppi armati palestinesi hanno dimostrato un "evidente disprezzo" per le vite dei civili sia palestinesi che israeliani.
L’organizzazione internazionale non ha mancato di puntare il dito anche contro Israele, ma ha dichiarato: “per devastante che sia l'impatto degli attacchi israeliani ai civili palestinesi, le violazioni delle leggi di guerra da una parte non possono mai giustificare altre violazioni dall'altra parte". Inoltre ha stigmatizzato il fatto che Hamas abbia usato come magazzini per i propri razzi infrastrutture civili, comprese scuole delle Nazioni Unite.
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