Riccardo Pacifici:

CronacaRiccardo Pacifici: "Premio Nobel per la Pace alle mamme dei tre ragazzi israeliani e di quello arabo rapiti ed uccisi"

di Alessandra Boga

Giovedì 10 luglio Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica romana, ha ricevuto nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza il Premio Roma, tributato da quindici anni a questa parte ai narratori e ai saggisti italiani.

Pacifici ha voluto dedicare il riconoscimento, consegnatogli dalla giornalista e conduttrice Paola Saluzzi e dal Coordinatore Grandi Città di Roma Capitale Davide Bordoni (Fi), “Alle madri dei tre studenti ebrei rapiti e uccisi da assassini arabi e a quella del ragazzo palestinese” (in realtà arabo – israeliano) “massacrato da assassini israeliani” ebrei. “A loro andrebbe il Nobel per la pace”, ha aggiunto il capo della Comunità ebraica della Capitale.

Poi ha rivolto un appello per “valorizzare”, in questi giorni di sangue in Medio Oriente, “le figure delle mamme, palestinesi ed israeliane, che vogliono la pace nonostante il dolore”. Un appello umanissimo, senza ombra di ostilità, che dovrebbe far riflettere, dato che troppo spesso le madri palestinesi educano all’odio i loro figli e sono fiere che si facciano esplodere in attentati suicidi (considerandoli “suhada”, “martiri”) o compiano qualche azione violenta contro Israele.

Tra gli insigniti del Premio Roma, che è gemellato con la città di Gerusalemme, c’è stata anche un’altra personalità legata allo Stato ebraico, Naor Gilon, ambasciatore d’Israele in Italia.

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