CronacaGermania choc: la metà degli studenti non sa chi sia Hitler e un terzo lo ritiene un "difensore dei diritti umani"
di Alessandra Boga
Il Nazismo è morto? Storicamente forse, ma ideologicamente è ancora duro a scomparire in Germania (anzi, in realtà esistono nel Paese anche gruppi neonazisti). Un sondaggio choc rivela che nella terra natale del movimento nazionalsocialista, la metà degli studenti liceali non sa chi sia Hitler e un 1/3 di loro ( 4 ragazzi su 10) ritiene il Führer addirittura un difensore dei diritti umani.
Lo ha rivelato il direttore della ricerca, Klaus Schroeder, professore di Scienze Politiche della Freie Universität di Berlino. Fatto ancora più eclatante, se si considera che il sistema tedesco è considerato piuttosto efficiente.
Ora Schroeder azzarda che “forse dovremmo aumentare le lezioni di storia contemporanea e diminuire lo studio di altre epoche”. Tuttavia il problema è evidentemente ben più profondo, poiché, afferma lo stesso professore, i concetti di democrazia e dittatura si equivalgono per molti dei 7.400 ragazzi intervistati nei maggiori Länder tedeschi, dall’Ovest all’Est della Germania. La “Coscienza politica”, la loro conoscenza di concetti come “libertà di parola” o “diritti umani” sono pari a zero.
Gli studenti non sanno neanche affermare se la Repubblica Democratica Tedesca (ex Germania dell’Est), sorta dopo la Seconda Guerra Mondiale, fosse un regime totalitario o meno. Solo la metà dei liceali tedeschi ha l’idea che la Repubblica Federale (ex Germania Occidentale) fosse uno Stato democratico, mentre il 40% non sa neppure che tipo di governo ci sia nel suo Paese oggi. Infine il 39 % crede che la Germania non sia un Paese democratico, con buona pace della Cancelliera Angela Merkel. Curioso è inoltre il fatto che i ragazzi dimostratisi maggiormente in grado di distinguere tra democrazia e dittatura, risiedano in Turingia (Germania centrale), che è stata dominata dai comunisti.
Alla luce di questi allarmanti, per non dire sconvolgenti risultati, il professor Schroeder suggerisce anche di spiegare ai giovani i valori fondamentali di oggi, come la libertà, la protezione dei diritti umani, il pluralismo, lo Stato di diritto. A questo scopo Schroeder ha sottolineato l’importanza delle visite nei luoghi di rilevanza storica, come Auschwitz.
Perché è facile ipotizzare che non si tratti di “banale”, abissale ignoranza degli studenti e neanche di semplici, gravi falle nella scuola tedesca, ma di un antisemitismo strisciante in tale istituzione e magari nelle stesse famiglie dei giovani della Germania (perché se sono così ignoranti su Hitler oggi, la responsabilità maggiore è sicuramente dei genitori).
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