Antisemitismo negli USA

CronacaAntisemitismo negli USA

di AA.VV.

Poeta iracheno scrive una poesia sulla Shoah: islamici gli incidono sulla pelle la Stella di David. Non in Iraq, bensì negli Stati Uniti, dove Alaa Alsaegh, questo il nome del poeta, credeva d'essere al sicuro.
Circa un anno fa ha pubblicato sul web la sua "Lacrime al Cuore dell'Olocausto", una poesia per esprimere tutta la propria vicinanza al popolo ebraico per la tragedia della Shoah.
L'ideatrice del sito che ha ospitato la sua opera è Nonie Darwish, egiziano-americana, vittima a sua volta dell'odio degli integralisti islamici perché lei, figlia di un tenente generale che ha combattutto contro Israele all'epoca di Nasser e ucciso in un omicidio mirato, è arrivata a comprendere le ragioni dello Stato ebraico e ad abbandonare l'islam. Nonie ha fondato l'organizzazione Arabs for Israel ed è direttrice di "Former Muslims United".
Il 14 agosto, mentre Alaa Alsaegh sta guidando in pieno giorno a St.Louis, nel Missouri, un'utilitaria bianca gli taglia la strada e lo blocca.
Alcuni uomini in uniforme da vigilantes, scesi da un'altra auto, entrano nella sua macchina e gli puntano contro una pistola, mentre uno di loro gli sfila la camicia e gli incide sulla schiena la Stella di David, recitando a memoria la poesia da lui scritta. Alaa è vittima di una ronda islamica in piena regola, che l'ha voluto punire per aver trasgredito alla sharia.
Soltanto FrontPage Magazine, il 27 settembre, decide di riportare l'accaduto, proprio con un articolo di Nonie Darwish nel quale esprime l'auspicio che l'FBI riconosca l'odio antisemita che ha portato all'attacco. Ma cos'altro può essere stato? Ci sono crimini che si commettono per altre ragioni, se non per l'odio?
La stessa Darwish denuncia: "se osiamo parlare delle nostre paure, siamo immediatamente ridotti al silenzio e accusati di essere islamofobi" e la paura porta a non ribellarsi contro "gli attacchi perpetrati da musulmani contro musulmani infedeli o i delitti d'onore", che non risparmiano nemmeno gli USA. Ora Alaa Alsaegh, una volta rimesso e pagate le fatture dell'ospedale, appurato letteralmente sulla propria pelle di non essere protetto dal fanatismo islamico nemmeno nella patria della libertà d'espressione, medita di trasferirsi.

A. Boga



Per la cronaca: nell'ultimo anno negli USA si è verificato un aumento di attacchi antisemiti 

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