CronacaGli attentati in Norvegia? Per un sito iraniano sono colpa di Israele!
di Alessandra Boga
E ci mancava anche questa. Mentre il mondo s?indigna e piange le vittime nella carneficina del 22 luglio ad Oslo e, due ore dopo, nell?isola di Utoya, a nord-ovest della capitale norvegese, il sito iraniano ?Alef? riprende il vecchio adagio anti-semita e anti-sionista secondo cui Israele è causa di tutti i mali del mondo. Causa persino di questa tragedia. Lo rende noto ?Irib?, Iran Italian Radio.Tanto si discute del reo confesso, lo xenofobo anti-islamico Anders Behring Breivik, 32 anni, ma il ?malfidato? sito iraniano insinua il dubbio: possibile che un criminale abbia fatto chilometri senza una meta precisa? D?altra parte il gruppo di giovani laburisti presi di mira, aveva sollecitato il boicottaggio di Israele, proprio nel momento in cui il Premier Soltenberg, stava prendendo la decisione di riconoscere lo Stato palestinese. Giovedì scorso il Ministro degli Esteri Støre aveva dichiarato che "L?occupazione deve finire, il muro deve essere demolito e bisogna farlo subito!" .
Si tratta dunque di un feroce avvertimento israeliano, ipotizza il sito della Repubblica Islamica?
Un pazzo criminale, prosegue ?Alef?, non rimane forse sulla scena del delitto, come quella della bomba piazzata ad Oslo, rivendicata in precedenza dal gruppo islamico vicino ad Al-Qaeda Ansar Al Jihad Al-Alami (Seguaci della guerra santa islamica globale) ? Un pazzo criminale non resta a guardare, compiaciuto, le conseguenze del suo gesto ed il sangue innocente versato?
Un giovane qualunque, per di più incensurato, ha la possibilità di ricavare esplosivi così potenti da materiali semplici, per colpire la capitale di un Paese, simbolo della potenza politica di quest?ultimo? Ci dev?essere stato per forza qualcuno dietro a Breivik: qualcuno con un piano preciso, un forte supporto tecnico e numerosi complici. Chi, se non i ?perfidi giudei??
Gli attacchi terroristici sarebbero serviti per salvare l?immagine di Israele e continuare la ?storia di vittimismo del popolo ebraico?.
Persino Gianvito Armenise, responsabile del movimento politico cattolico ?Azione e Tradizione?, sul sito dell?Associazione Culturale ?La Torre?, avalla la tesi dell?ennesimo ?complotto sionista? , che avrebbe armato la mano di Breivik: ?I giornalai di regimi tacciono ? però su questo aspetto puntando l?indice, ovviamente, sul suo fondamentalismo cristiano e la sua appartenenza a gruppi di estrema destra ? I giornalai tacciono anche sulla circostanza che la Norvegia aveva assunto una politica filopalestinese dichiarando di votare, a settembre, a favore della costruzione di uno stato palestinese in ambito ONU?. Sempre i ?giornalai ? di Armenise ?tacciono la circostanza secondo la quale i proventi del petrolio norvegese sono introitati direttamente dallo Stato Norvegese e non dalle compagnie petrolifere private e che lo scorso anno la Norvegia aveva escluso due aziende israeliane dallo sfruttamento di pozzi petroliferi del Mare del Nord. I ?giornalai ?non dicono anche che la Norvegia aveva annunciato di ritirare le sue truppe dalla guerra in Libia. Infine, i giornalai? non dicono che almeno dal 2002 la Commissione Europea aveva accusato la Norvegia di non adottare una legislazione bancaria compatibile con quello dell?Unione Monetaria Europea. Infatti, la Banca Centrale Norvegese é in mano pubblica mentre la Banca centrale Europea é una SPA privata partecipata dalle Banche Centrali nazionali a loro volta private. In Norvegia il guadagno da signoraggio non é gestito dai banchieri privati ma redistribuito ai norvegesi ? E? sufficiente?". No, non è sufficiente. Non lo è di certo, per spiegare l?orrore.
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