CronacaTempi cupi per l'Ospedale israelitico di Roma
di Aldo Astrologo
Tempi cupi per L'Ospedale Israelitico. Da settimane, infatti, la Regione ha sospeso la Convenzione e l'Autorizzazione Sanitaria. Con questo provvedimento le tre sedi dell'Israelitico non possono più erogare le prestazioni al di fuori di quelle già prenotate precedentemente.
È chiaro che se c'è stato qualche illecito la giustizia deve fare il suo corso e i colpevoli devono essere puniti, ma sorge un dubbio: a seguito di una "somma" sequestrata, sembrerebbe che la Regione non abbia perso un centesimo. Diciamo sembrerebbe perché noi miseri mortali sappiamo solo quello che i giornali riferiscono e non abbiamo accesso ai documenti. Quello che sconcerta è il contrasto con un dato di fatto: l'Ospedale funziona bene ed è apprezzato dagli utenti; inoltre secondo operatori e medici interni, non ebrei, non si capisce questo accanimento verso questa struttura quando, per motivi ancorapiù gravi, altri enti sono stati "salvati".
Speriamo in ogni modo che la nomina di un Commissario da parte della Comunità Ebraica di Roma e l'annunciata nomina di un Commissario da parte del Ministero della Sanità possa far in modo che l'Israelitico inizi di nuovo a funzionare anche se la ri-partenza sarà indubbiamente dolorosa.
Vogliamo ricordare che gli addetti ai lavori sono centinaia e non è giusto mettere sul lastrico famiglie che desiderano solo riprendere il lavoro.
Ci auguriamo di avere presto il nome del Commissario del Ministero della Sanità, perché senza la sua nomina nulla può esser deciso, e di non dover più assistere a manifestazioni di protesta per la difesa dei diritti fondamentali dei lavoratori e per l'ospedale stesso.
In ogni caso la sensazione è che la settimana prossima sarà fondamentale.
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